domenica 13 settembre 2020

Robin Williams non fu il primo ad essere scelto per interpretare il Professor Keating ne "L'attimo fuggente"

“L'Attimo fuggente” rientra a mani basse nella categoria dei film più amati del mondo del cinema.
E' impossibile infatti non conoscere uno dei capolavori che ha reso immortale il tanto compianto Robin Williams. 
La storia la conosciamo già: il film ruota intorno al profondo legame che si instaura tra un professore di lettere, il Professor Keating (interpretato da Robin Williams) e tra i suoi alunni, alle prese con sogni e desideri. 

Immagine presa dal web

Ma scommetto che ci sono molti particolari di questa pellicola che vi sono sfuggiti... 
Rimediamo subito! 

LE CURIOSITA'

1) Ad interpretare il ruolo del celebre professore era stata scelta un'altra star del cinema, conoscete Liam Neeson
Questo perchè la pellicola era stata inizialmente affidata alla regia di Jeff Kanew, il quale aveva scelto Neeson come protagonista. 
Ma la società di produzione Touchstone Pictures voleva che ad interpretare il ruolo del professor Keating fosse proprio Williams.

I rapporti tra l'attore e il regista Kanew non erano dei migliori, si dice infatti che durante il primo giorno di riprese, Robin non si presentò sul set. 
Le riprese furono allora cancellate. 

I lavori ricominciarono quando la regia venne affidata a Peter Weir

2) La sceneggiatura è stata scritta da Tom Schulman (si è aggiudicato l’Oscar per la “Miglior sceneggiatura originale” nel 1990), che ha basato la storia su alcune esperienze personali.
Il professor Keating è infatti la combinazione di due professori che hanno insegnato al giovane Schulman.
Mi state dicendo che nella realtà sono esistiti davvero due professor Keating?

3) Circa il 15% delle battute di Robin Williams sono state improvvisate (l’ennesima conferma del genio che si cela dietro questo straordinario interprete).
Durante i primi giorni di riprese, Williams non stava vivendo uno dei momenti più felici della sua vita, poichè si trovava nel bel mezzo di un divorzio.
Il regista Weir allora cercò di “sbloccarlo”, suggerendogli di improvvisare.

4) La pellicola è stata girata in ordine cronologico.
L’uso comune prevede che le scene con la stessa ambientazione vengano girate lo stesso giorno, così da evitare gli eccessivi costi del set.
Ma al regista non interessò questo aspetto.
Voleva che i giovani protagonisti vivessero realmente l’evoluzione del rapporto tra gli studenti e il professore.
Si dice addirittura che dopo la morte dello studente Neil, l’attore non venne richiamato sul set, proprio perché il regista voleva che gli altri interpreti sentissero realmente la sua mancanza.

Eravate al corrente di queste curiosità? 
Fatemi sapere nei commenti! 

Fonte: qui


martedì 25 agosto 2020

Robert Pattinson nei panni del nuovo Batman: trailer e cast

Pochi giorni fa è stato rilasciato il primo trailer ufficiale di "The Batman", il tanto atteso film diretto da Matt Reeves, la cui uscita nelle sale è prevista per il 2021.
La novità di questo nuovo adattamento cinematografico riguarda il cast, in particolar modo la star che vestirà i panni dell'uomo pipistrello: 
Robert Pattinson.

Immagine tratta dal trailer


I più giovani lo ricorderanno sicuramente per aver prestato il volto ad uno dei personaggi fantasy più amati dal pubblico adolescenziale: il vampiro Edward Cullen, protagonista della saga cinematografica "The Twilight Saga" tratta dai romanzi della scrittrice americana Stephenie Meyer.
Ma non solo, oltre ad aver vestito i panni del vampiro innamorato e dopo aver fatto sognare il pubblico femminile con il suo fascino misterioso, da molti è ricordato per aver interpretato 
Cedric Diggory nel film "Harry Potter e il calice di fuoco".

THE BATMAN - CAST E TRAILER 
Il trailer è stato rilasciato nella notte del 22 agosto durante il DC FanDome, una convention virtuale organizzata a livello mondiale per tutti i fan dell'universo DC Comics.
Il regista ha descritto il personaggio di Batman definendolo un uomo reale, capace di sopravvivere e di resistere alle avversità.
La sua versione 
non intende ripercorrere le origini del supereroe, ma intende creare un thriller che si concentri sull'aspetto investigativo e sulla concezione che Bruce Wayne ha di se stesso.

Un altro elemento degno di nota è il cast
composto da:
Zoe Kravitz (figlia del cantautore e attore americano Lenny Kravitz) nei panni di Catwoman, Andy Serkis (Gollum de "Il signore degli Anelli") nei panni del maggiordomo Alfred, Paul Dano nel ruolo dell'Enigmista, Colin Farrell in quello del Pinguino e Jeffrey Wright (vi ricordate di Beetee in Hunger Games?) nei panni del commissario Gordon.
Le riprese del film, iniziate a gennaio ed interrotte temporaneamente a causa della pandemia di Coronavirus, dovrebbero riprendere a settembre.
Nell'attesa non resta che godersi l'attesissimo trailer... per vederlo potete cliccare QUI

domenica 21 giugno 2020

Cercando Alaska - La mia recensione

"Cercando Alaska" è una serie tv distribuita da Hulu (società di streaming americana) tratta dall'omonimo romanzo di John Green. 

                              


Se non sapete chi sia questo scrittore provo a citarvi una delle opere che lo ha reso popolare in tutto il mondo: Colpa delle stelle. Infatti è proprio dopo aver letto il suo bestseller che tanti anni fa decisi di recuperare alcuni dei suoi libri, tra cui Cercando Alaska, pubblicato nel 2005. 

La miniserie di otto puntate dalla durata di circa un'ora ciascuna, è stata trasmessa anche su Sky Atlantic dal 27 maggio al 17 giugno, ed è proprio qui che ho avuto la possibilità di seguirla. 

TRAMA
I protagonisti della storia sono gli studenti di una prestigiosa scuola chiamata Culver Creek. 
Miles è un ragazzo timido, sensibile, il classico "cocco" dei professori, che nutre un curioso interesse per le ultime parole dei personaggi famosi. E' innamorato di Alaska. 

Interpretato da Charlie Plummer
                                           
Alaska invece è un uragano, una ragazza dai mille colori, luminosi ma anche oscuri. E' colta, ama leggere e collezionare libri, e nasconde un passato difficile che spesso torna a tormentarla. 

Interpretata da Kristine Froseth

Chip, soprannominato il Colonnello a causa della sua minuziosa abilità nel progettare scherzi, è un ragazzo afroamericano, intelligente, furbo, che cerca di costruirsi un futuro per aiutare sua madre che vive in condizioni di povertà. 

Interpretato da Denny Love

                                           
Poi ci sono Takumi, Lara, il Signor Starnes detto "l'aquila", il dottor Hyde e tanti altri, a cui vi affezionerete guardando la serie.
I ragazzi vivranno momenti di allegria, progetteranno scherzi, scopriranno l'importanza dell'amicizia, dell'amore ma saranno costretti a vivere anche momenti dolorosi come la morte. 

SPOILER ALERT! (Se non hai ancora visto la serie non leggere) 
Ho adorato questa serie. 
E' stata devastante in realtà. Quando ho finito di vederla avevo le lacrime agli occhi (questo dopo aver consumato un intero pacchetto di fazzoletti). 
Avevo amato il libro, le citazioni che racchiudeva, i temi che venivano trattati, per niente superficiali e che in qualche modo coinvolgono qualunque essere umano, e questo adattamento cinematografico per me è stato perfetto. 
Oltre alle classiche tematiche come l'amore e l'amicizia, ciò che mi è piaciuto di più è stata la costante ricerca del significato della vita e della morte. 

Un tema così delicato come quello della morte, viene raccontato attraverso gli occhi inesperti di giovani ragazzi, che sono gli esseri umani per eccellenza ancora così esaltati dalla bellezza della vita. 
La perdita di una persona ci conduce sempre a farci delle domande, soprattutto se quella persona è una ragazza giovane che aveva ancora così tanto da vedere.
Ogni personaggio soffre per la perdita di Alaska e ognuno cerca con tutte le sue forze di trovare una ragione, di trovare un modo per placare quella quantità enorme di interrogativi che pesano come macigni sul cuore.

Questa storia vuole dirci, o per lo meno io l'ho interpretata così, che non è possibile trovare una risposta corretta al perchè della sofferenza dell'uomo. Al riguardo, un pensiero in particolare mi ha colpito, quello sviluppato dal Dottor Hyde e cioè che semplicemente dove c'è desiderio c'è sofferenza. 

"La sofferenza è causata dal desiderio.
 La fine del desiderio implica la fine della sofferenza. 
Non desiderare che tutto duri in eterno e non soffrirai nel vederne la fine. 
Fino ad allora soffrirai, ma sopravvivrai". 

Purtroppo dobbiamo accettare che la sofferenza fa parte della vita, ma non per questo dobbiamo smettere di desiderare, altrimenti significherebbe smettere di provare emozioni... E così possiamo chiamarla vita? 
Alaska era la prima a chiedersi come poter uscire da questo "labirinto di sofferenza", era la prima a porsi domande alle quali non sapeva dare una risposta, e a cui in realtà nessun uomo sa dare una risposta. 
Ma come dice il Dottor Hyde, tutte le domande migliori non le hanno.
L'unica cosa che possiamo fare è cercare di superare il nostro dolore, la nostra perdita, essere consapevoli che in questa terra, tutto è di passaggio, tutto avrà una fine... Gli oggetti, gli esseri viventi che la abitano, prima o poi perfino la terra stessa. Noi dobbiamo solo riuscire a sopravvivere. 

E' qui che però subentra un'altra paura. Quella di poter dimenticare la persona che abbiamo perso. 
Perchè andare avanti significherebbe cancellare. 

"Se le persone fossero pioggia, io sarei pioggerella e lei un uragano. 
Non trascorrerò un giorno della mia vita in cui non penserò a lei. 
Io non voglio che vada meglio perchè significherebbe che avrò smesso di ricordarla".

Ma non è così che secondo me dobbiamo vederla. 
Si deve assorbire ogni singolo insegnamento che quella persona è stata in grado di trasmetterci e sentirci fortunati per il semplice fatto di averla conosciuta. (Su questo punto, vi consiglio di leggere il discorso finale di Miles, riportato alla fine della mia recensione).  

In questa storia , così come nella via di tutti i giorni, c'è chi si avvicina alla religione e all'idea che possa esistere un Paradiso, chi invece crede che dopo la morte ci trasformeremo in energia, che cambierà solamente la nostra forma, ma continueremo a vivere nei ricordi, nei gesti, nelle memorie delle persone che hanno incrociato le nostre strade. 
Ognuno è libero di trovare una risposta, di capire da solo a cosa credere e quale ruolo ricopre in questo mondo. 
L'importante è non smettere mai di lottare.  
 
DISCORSO CONCLUSIVO 
Di seguito, ho riportato il discorso conclusivo di Miles, che a mio parere racchiude alla perfezione il messaggio che questa storia ha voluto trasmetterci.

"Sono venuto qui in cerca di un 'grande forse', di amici veri e di un'esistenza meno spicciola.
Prima di arrivare qui, i miei unici amici erano le ultime parole di persone già morte, come William McKinley, il terzo presidente americano che è stato assassinato. 
Dopo essere stato colpito è sopravvissuto parecchio, ma verso la fine, sua moglie ha iniziato a piangere e ad urlare 'Anche io voglio andarmene', ma con le ultime forze che gli restavano lui si è voltato verso di lei, pronunciando le sue ultime parole: 'Ce ne andremo tutti quanti'. 
E così Alaska se ne è andata.
Perchè io ho fatto una cazzata, così come il Colonnello. L'abbiamo lasciata andare e così ci è scivolata tra le dita. Vivremo con la consapevolezza di quello che abbiamo e che non abbiamo fatto quel giorno. 

                         

Se riuscissimo a vedere il filo infinito delle conseguenze determinate dalle nostre piccole azioni... non ci è dato sapere di più, fino a che sapere di più è inutile.
All'inizio pensavo soltanto che fosse morta, solo oscurità, solo un cadavere che viene divorato dai vermi. Penso ancora che la vita dopo la morte sia qualcosa che abbiamo inventato per lenire il dolore e la perdita, per rendere sopportabile il tempo nel labirinto. Ma ecco cosa mi da speranza. 
Se prendiamo il codice genetico di Alaska e aggiungiamo le sue esperienze e le relazioni che ha intessuto con la gente, e poi prendiamo la taglia e la forma del suo corpo, non otteniamo lei. 
C'è qualcosa di completamente diverso. C'è una parte di lei più grande della somma di tutte le sue componenti note e questa parte dovrà pur andare in qualche luogo. 
Perchè l'energia una volta creata, non può essere distrutta. 
E anche se Alaska si è tolta la vita, questa è la speranza che avrei voluto donarle. Capire che nella vita ogni cosa può sopravvivere, perchè noi siamo indistruttibili proprio come crediamo di essere. 
Quindi lo so che mi perdona, come io la perdono. 
Non possiamo nascere e non possiamo morire. Possiamo solo cambiare forma, dimensioni e manifestazione. 
Conosco le ultime parole di molti, ma non conoscerò mai le sue. Non saprò mai cosa ha pensato in quegli ultimi istanti, non sapremo mai se ci ha lasciati di proposito... ma la mancanza di risposte non mi impedirà di interrogarmi. 
Le ultime parole che Alaska mi ha detto sono state: 'Alla prossima, Pancio'. 

                        

E aveva ragione. 
Devo andare avanti. 
Scelgo il labirinto, anche se non c'è modo di uscirne, anche se ce ne andremo tutti, anche se  ogni cosa svanisce col tempo. 
Amerò per sempre Alaska Young. 
'L'imperfetto mio prossimo, con tutto l'imperfetto mio cuore'. 


Le ultime parole di Thomas Edison sono state: 'Come è bello laggiù'.
Non so dove sia questo 'laggiù', ma credo sia da qualche parte.
E spero che sia bello".

martedì 16 giugno 2020

Che fine hanno fatto le gemelle Olsen?

Vi ricordate delle gemelle Ashley e Mary - Kate Olsen? 
Bionde, piccoline, assolutamente IDENTICHE! 

Le gemelle Olsen - Oggi


                                 
La loro prima esperienza cinematografica è iniziata a pochi mesi di vita, precisamente nel 1987. 
Ne avevano solamente sei quando sono state scelte per il ruolo di Michelle Tanner nella famosa serie tv "Gli amici di papà". 

Gli amici di papà (1987-1995)

                                     
A partire dal 1993, con la creazione di una compagnia chiamata Dualstar di proprietà delle due Olsen, inizia la produzione di diversi film che vedono protagoniste entrambe le sorelle e che sono rivolti soprattutto ad un pubblico adolescenziale.
Due amiche gemelle, Due gemelle nel Far West, Due gemelle per un papà, Due gemelle e una tata, Due gemelle a Parigi, Due gemelle a Londra... Insomma possiamo continuare così fino al 2004 con il loro ultimo film Una pazza giornata a New York (solamente Mary - Kate continuerà a lavorare per il mondo del cinema e delle serie tv interpretando ruoli secondari). 

Dal film "Una pazza giornata a New York"


DOVE SONO OGGI? 
Da sempre Ashley e Mary-Kate hanno mostrato un profondo interesse per il mondo della moda. 
Fin da giovanissime infatti si sono dedicate alla realizzazione di diverse linee di moda. Nel corso degli anni hanno creato collezioni di borse, t-shirt, scarpe e tanto altro...
Una loro linea di alta moda, The Row, ha permesso alle due stiliste/attrici/imprenditrici di vincere nel 2013 il premio come migliori disegnatrici di capi femminili ai CFDA (associazione americana che ogni anno organizza degli eventi per premiare tutti coloro che hanno saputo distinguersi nel campo della moda). Insomma è chiaro che i loro interessi al momento sono rivolti altrove e il mondo dello spettacolo è stato messo da parte. 

Per quanto riguarda la vita amorosa invece, la questione si fa leggermente più delicata. 
A partire dal 2012 Mary Kate è stata legata sentimentalmente ad Olivier Sarkozy (con cui si portava circa 18 anni di differenza). I due si sono sposati nel 2015 e nel 2020 la Olsen ha chiesto il divorzio. 
Ma a quanto pare la differenza di età non sembra affatto essere un problema per le due sorelle, Ashley Olsen infatti ha frequentato per alcuni mesi il finanziere Richard Sachs, con cui si portava circa 28 anni.  

Per maggiori info cliccate Qui e Qui


domenica 22 marzo 2020

Raccontami di un giorno perfetto - La mia recensione

Ieri pomeriggio mi è capitato di vedere un nuovo film targato Netflix, distribuito a partire dal 28 febbraio 2020 sulla piattaforma streaming. 
Il film in questione è "Raccontami di un giorno perfetto".

                

I protagonisti della storia sono Violet, una ragazza devastata dal dolore per la morte di sua sorella avvenuta a causa di un incidente stradale, e Finch, un giovane ragazzo problematico, suo compagno di classe.
I due, pur tormentati dall'oscurità che si radica nella loro mente, si avvicineranno e cercheranno di superare insieme le loro cicatrici interiori.

                                                   

Non voglio fare spoiler, e fidatevi è veramente difficile esprimere quanto mi sia piaciuto questo film senza farmi sfuggire qualche parola di troppo... Posso solamente dire che sono rimasta profondamente colpita.
Per quanto la pellicola tratti tematiche condivise ormai da tantissimi altri film, come quella del suicidio, della morte, dei problemi mentali, etc. "Raccontami di un giorno perfetto" lo ha fatto con un tocco delicato, in maniera quasi poetica, mettendo in evidenza la bellezza che si può ritrovare quando sembra essere tutto perduto.
Perchè è proprio quando si naviga nel buio che è necessario ritrovare la bellezza delle cose, per tornare a respirare e a non lasciarsi sopraffare dall'oscurità.

"Ci sono posti luminosi anche nei posti più bui.

Puoi essere quel posto luminoso".

(citazione tratta dal film)

Mi ha lasciato un messaggio che sono riuscita ad assorbire completamente. Mi sono commossa, ho sorriso, ho riflettuto... Non so voi, ma ogni volta che guardo un film è proprio questo quello che cerco.

Il talento di Elle Fanning e Justice Smith, nei panni di Violet e Finch, fa sì che lo spettatore venga trasportato nel loro mondo e viva il loro stesso turbinio di emozioni.
Un altro elemento degno di nota è la sceneggiatura, che a mio parere racchiude delle piccole perle.
Infatti la pellicola è l'adattamento cinematografico del romanzo "All the Bright Places" (2015) scritto da Jennifer Niven, che ha partecipato nel film come co-sceneggiatrice.

Tanto per cambiare, vista la mia ossessione per le colonne sonore, anche qui non è mancata una splendida melodia. Le musiche di Keegan Dewitt, un intreccio di violini e pianoforte, hanno accompagnato la pellicola dando la giusta dose di pathos alla storia.
Vi consiglio di ascoltare "Your turn".

Se volete vedere il trailer, potete cliccare QUI.

Il mio voto per questo film è 8.5/9.

mercoledì 18 marzo 2020

Assassinio sull'Orient Express - 3 motivi per cui dovete vederlo

Assassinio sull'Orient Express è un giallo del 2017 basato sull'omonimo romanzo di Agatha Christie, diretto ed interpretato da Kenneth Branagh (per chi non lo sapesse si tratta di Gilderoy Allock, l'affascinante professore di Difesa contro le Arti Oscure in Harry Potter e la Camera dei Segreti).



Sono diversi i motivi per cui non dovete perdervi questo film, io vi parlerò dei 3 che mi hanno convinto di più.
Il primo è la trama avvincente. Come tutti i gialli, l'attenzione dello spettatore è rivolta a comprendere ogni singolo particolare, così da riuscire a smascherare il colpevole.
Il detective Hercule Poirot dovrà scoprire chi, tra 12 sospettati, è il responsabile della morte di Samuel Ratchett, un uomo d'affari che si trovava sullo stesso treno in cui viaggiava l'investigatore.
(Personalmente trovo che questo film vada oltre la semplice definizione di giallo, la storia mi ha coinvolto a tal punto che il finale mi ha perfino fatto scendere una lacrimuccia).

Il secondo motivo è il cast, che oserei definire STELLARE.
Sono tante le star del cinema che hanno preso parte alla realizzazione di questa pellicola: Kenneth Branagh nei panni di Poirot, Penelope Cruz, Willem Dafoe, Judi Dench, Johnny Depp, Michelle Pfeiffer...
Direi che non c'è altro da aggiungere.

                           

Terzo motivo, che personalmente ho adorato, è la colonna sonora, curata dal compositore scozzese Patrick Doyle.
La canzone finale (Never forget you, cantata da Michelle Pfeiffer) che accompagna i titoli di coda è stata scritta proprio dall'attore e regista Kenneth Branagh ed arrangiata da Doyle.
Io l'ho ascoltata in maniera maniacale per qualche mese.


Questa sera su Rai Uno alle 21:20 avrete l'opportunità di tornare indietro nel tempo, precisamente nel 1934, e di smascherare insieme a Poirot il responsabile di un omicidio.

lunedì 16 marzo 2020

Harry Potter... Tutti pronti per la maratona!

A partire da questa sera, su Italia Uno, tornerà a farci compagnia il maghetto più amato del pianeta: Harry Potter!

Da giorni ormai, i numerosi amanti del fantasioso mondo della Rowling, reclamavano un suo ritorno sui piccoli schermi, soprattutto in questo momento particolare in cui è necessario restare a casa.
Italia Uno ha ascoltato le richieste del suo pubblico e ha deciso di farci un piccolo grande regalo.
A partire da questa sera, ogni lunedì e ogni martedì, sarà trasmesso uno degli otto film che compongono la saga.

Harry Potter e la pietra filosofale - Curiosità 
Il successo del film ha fatto sì che si posizionasse alla trentasettesima posizione nella classifica dei film con il maggior incasso di tutti i tempi e al secondo posto tra i film con più incassi della saga, dopo Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 2.
Ha ricevuto tre nomination agli Oscar per la "miglior scenografia", i "miglior costumi"e la "miglior colonna sonora" (composta da John Williams).
Il regista del film, Chris Columbus, è conosciuto per aver diretto altri film per ragazzi entrati anch'essi nella storia del cinema, come "Mamma, ho perso l'aereo", "Mamma, ho riperso l'aereo: mi sono smarrito a New York", "Mrs. Doubtfire"...e molti altri.

Non ci resta che attendere questa sera... nel frattempo preparate i pop corn!


Robin Williams non fu il primo ad essere scelto per interpretare il Professor Keating ne "L'attimo fuggente"

“L'Attimo fuggente” rientra a mani basse nella categoria dei film più amati del mondo del cinema. E' impossibile infatti non conos...